Raccogliere castagne

castagneLe castagne sono le protagoniste indiscusse dell’autunno e raccoglierle nei boschi di montagna o in collina è un’attività rigenerante, divertente e piacevole, che può rendere speciale il vostro weekend con la famiglia o con gli amici e che, soprattutto, viene gratificata dalla bontà dei frutti, tutti da gustare secondo le più svariate ricette. Non resta che indossare l’abbigliamento adatto e partire alla scoperta di questi deliziosi frutti autunnali!

Dove raccogliere le castagne?

I luoghi migliori sono rappresentati dai boschi di montagna o di collina dove crescono i castagni selvatici. È importante recarsi in zone non recintate, con il terreno sotto gli alberi non troppo pulito e ordinato: se siete capitati in un posto con queste caratteristiche, probabilmente si tratta di un castagneto privato, dove vengono coltivati i marroni per la produzione industriale o privata.

I raccoglitori alle prime armi dovrebbero quindi informarsi con amici e parenti, oppure consultando il comune sulle zone in cui l’accesso è consentito. Eventualmente, se non siete riusciti ad evitare l’equivoco, potete provare a chieder il permesso al proprietario di cogliere un po’ di marroni stabilendo una quantità massima ragionevole.

Individuata la località migliore, potete iniziare a passeggiare all’aria aperta, immersi nel panorama autunnale, nella tranquillità dei boschi colorati, da soli o in compagnia della vostra famiglia o dei vostri amici.

Anche per i bambini raccogliere le castagne è una festa, un’occupazione divertente e sana che resterà per sempre come un’esperienza indimenticabile nella loro memoria.

Riconoscere i castagni sarà facile, innanzitutto perché a terra e sui rami ci saranno moltissimi ricci, ma anche dalle foglie di quest’albero sarete in grado di individuare la specie: ha foglie grandi, lunghe una ventina di cetimetri, semplici e dai bordi seghettati. In autunno queste cadono a terra formando un folto tappeto giallo-brunastro.

Raccogliere le castagne rispettando il bosco?

Quando ci si addentra nel bosco bisogna prestare attenzione al rispetto dell’ecosistema: i rami non vanno spezzati per raggiungere i ricci, dal momento che quando i frutti sono maturi i ricci cadono a terra naturalmente ed è sufficiente aprirli con l’aiuto di un bastone.

Con la punta del bastone solitamente è sufficiente fare una lieve pressione per aprire il riccio e scoprire l’allettante contenuto: in genere dentro un unico riccio si trovano due o tre castagne.

Oltre a servire da leva per l’apertura dell’involucro, il bastone è uno strumento utilissimo per scostare le numerose foglie cadute a terra, che formano un fitto tappeto ai piedi dei castagni.

Inoltre, il bastone è un ottimo aiuto nel corso di tutta la passeggiata tra i boschi in quanto costituisce un appiglio indispensabile per inerpicarsi lungo i sentieri.

I ricci che proteggono i frutti sono ricoperti di moltissime spine acuminate e fitte, aprirli a mani nude è un’operazione impossibile. Per non ferirvi dovrete essere molto accorti: la cosa migliore è munirvi di spessi guanti da lavoro o guanti appositi di pelle o cuoio, che non facciano passare le spine.

Come si effettua la raccolta?

Le castagne raccolte vanno riposte in ceste di vimini, sacchetti di iuta o altri contenitori che permettano ai frutti di respirare: come per i funghi e altri frutti del bosco e del sottobosco vanno rigorosamente evitati i sacchetti di plastica, perché trattengono l’umidità e rovinano le castagne.

Non tutte le castagne che trovate sono buone: bisogna osservarle attentamente e scegliere quelle che hanno più probabilità di essere sane. Le castagne in buono stato sono quelle sode, turgide e intatte.I frutti molli, soffici al tatto potrebbero contenere parassiti: è quindi consigliabile scartarli.

Le castagne polverose ed opache hanno invece buone probabilità di essere bacate: lasciatele sul posto, non distruggetele e non portatele via, perché i frutti marci sono importanti per l’equilibrio dell’ecosistema boschivo.

La cernita delle castagne prosegue a casa: versate le castagne raccolte in una bacinella piena d’acqua, mescolate un paio di volte e scartate i frutti che galleggiano.

Scegliete la ricetta che preferite per cucinare ottimi pranzi e dessert, o spuntini caldi e piacevoli in questa stagione, come le caldarroste e la marmellata di castagne.

Varietà di castagne?

Le castagne e i marroni si distinguono solitamente per le dimensioni: le prime sono più piccole, o comunque di dimensioni molto variabili, irregolari; i marroni, invece, sono più grossi e vengono utilizzati in particolare nell’industria dolciaria. Mentre le castagne sono i frutti dell’albero selvatico, i marroni sono i frutti dei castagni coltivati.

Alcune varietà di castagne tipicamente italiane sono quelle del Mugello e di Marradi, che si raccolgono nei boschi toscani, vicino a Firenze.

Nel gruppo dei marroni, di pezzatura grossa e adatte alla canditura, si trovano la Montemarano o Castagna di Avellino, alcune varietà piemontesi come la Castagna della Madonna o la Marrubia, il marroncino di Melfi e un gruppo di castagne chiamate Garrone. La Carpinese o Montanina è la varietà di castagna da farina più nota, originaria della Toscana.

Ora però… non crederai mica che tutte le castagne che trovi al supermercato o da molti venditori ambulanti vengano raccolte e lavorate a mano vero? Guarda un po’ questo video 🙂

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