E-ELT: Il telescopio più grande del mondo

L’11 giugno 2012 il Consiglio Direttivo dell’ESO (Osservatorio Australe Europeo), un consorzio di 14 Paesi Europei più il Brasile, ha approvato la costruzione del più grande telescopio al mondo. Il programma, denominato E-ELT (European Extremely Large Telescope) costerà circa 1.083 milioni di Euro e prevede l’installazione sulla vetta di Cerro Armazones, una montagna delle Ande cilene alta 3.060 metri, nei pressi dell’Osservatorio di Cerro Paranal. Secondo il progetto, lo specchio principale avrà un diametro di 42 metri, composto da un mosaico di circa 1.000 specchi ottagonali da 1,4 metri di diametro e 5 cm di spessore ciascuno. Si calcola che la potenza di questo telescopio permetterà una nitidezza di immagini 16 volte superiore a quelle del telescopio spaziale Hubble e sarà in grado di raccogliere 13 volte più luce dei più grandi telescopi finora costruiti, che non superano gli 11 metri di diametro.
La maggioranza dei paesi ha votato a favore, 4 (Belgio, Finlandia, Italia e Regno Unito) devono solo attendere la conferma da parte delle autorità interne. Gli ultimi 4 non hanno ancora aderito, ma sembra stiano lavorando per farlo. Il progetto, in ogni caso, non comincerà fino a che non sarà raggiunto almeno il 90% del budget previsto e i tempi di costruzione prevedono che sarà pronto intorno al 2022.

L’E-ELT dovrebbe consentire di identificare pianeti extra-solari, individuando quelli teoricamente abitabili, e sarebbe di enorme aiuto nel campo dell’archeologia stellare e della cosmologia, nell’investigare sulla natura della materia e dell’energia oscura.
Il telescopio in generale è il primo strumento di cui un appassionato di astronomia o astrofilo dovrebbe dotarsi per poter studiare il cielo. Al di là della grandezza, non esistono grandi differenze strutturali tra un telescopio come l’E-ELT, o un altro professionale, con quelli amatoriali. Tutti raccolgono e focalizzano le radiazioni elettromagnetiche provenienti dagli oggetti lontani che vogliamo osservare, che comprendono onde radio, microonde, infrarossi, ultravioletti e naturalmente la luce visibile dall’occhio umano. Le prestazioni migliori sono dovute, come abbiamo già accennato, alla diversa grandezza e alla capacità di captare di rilevare le diverse lunghezze d’onda. Generalmente quando si parla di telescopio si intende, dai tempi di Galileo Galilei, il primo a usarlo per l’osservazione del cielo, uno strumento che segue le leggi dell’ottica e se ne riconoscono due grandi tipi: rifrattore, nei quali la luce entra nella parte anteriore e viene amplificata da una serie di lenti, e riflettore, nei quali invece la luce raggiunge un grande specchio parabolico posto all’estremità opposta a quella d’entrata per poi essere indirizzata verso un punto preciso, dove raggiunge l’occhio. Per cominciare l’osservazione astronomica, gli esperti consigliano un telescopio riflettore, perché evita il problema dell’ingombro e delle distorsioni provocate dalla flessione del lungo tubo, molto pesante. Il prezzo può variare da 70 a oltre 2.000 euro: ce ne sono quindi per tutte le tasche.
In attesa quindi di vedere le immagini certamente spettacolari dell’E-ELT, perché non guardare con i nostri stessi occhi il cielo da un telescopio?

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