dama, uno sport oppure un hobby?

Per coloro che con gli scacchi non sono poi tanto pratici, la Dama è un ottimo rimedio, ma attenzione non è da sottovalutare. Per poter partecipare a questo gioco si richiede un mix di elementi fra cui ovviamente bravura, ma anche tanta fortuna e resistenza, questo perché il gioco può durare poco così come può sembrare che non finisca mai. Le regole principali si sono modificate nel corso del tempo assumendo facoltà diverse di stato in stato, restando unite solo dal fatto che è un gioco a due basato su vere e proprie strategie d’attacco. Insomma persone adatte a ponderare  possibili attacchi ma allo stesso tempo ad essere pronti a guardarsi alle spalle, questo perché ogni mossa che al momento può sembrare giusta in realtà poi dopo si può rivelare controproducente. Questo antichissimo gioco, ormai diventato tradizionale da tavola per due persone, prende il suo nome dal pezzo principale. Inutile dire che deriva dal latino Domina che sta ad indicare appunto il pezzo sovrano, il pezzo che nel gioco una volta riuscito ad ottenere può effettivamente fare mosse che le semplici pedine non possono.

Tutti i tipi di dama comunque si giocano sulla damiera, anche se normalmente, in maniera popolare viene chiamata scacchiera. Essa è composta o da 64 caselle, da 100 oppure ancora da 144, una delle differenze che cambiano da stato a stato. Per il resto non cambia niente, ovvero metà pedine sono nere e metà sono bianche. Non cambia niente neanche sulla questione del metodo secondo cui vengono catturate, ovvero mediante il metodo dello “Scavalcamento“. La Dama detta anche Polacca è quella internazionale, ovvero con le stesse regole in tutto il mondo. Proprio in virtù di queste differenze, ogni federazione ogni anno propone dei campionati sulla specialità. InItalia ci arriva attraverso l’antica Roma, dove addirittura si pensa che anche Giulio Cesare fosse un bravo giocatore di Dama. E che addirittura conoscesse delle tecniche particolari, proprie che venivano dette a Piramide. Questa era considerata addirittura una strategia finale, definitiva. Giocavano sostanzialmente allo stesso modo in cui si gioca adesso, con l’unica differenza che la scacchiera veniva posizionata in maniera ruotata di 90°. Per il resto non c’erano altre differenze, le regole sono rimaste tali, non si può mangiare tornando indietro tranne se non si è una Dama. Regola molto simile anche nei paesi del Nord Africa. Insomma un gioco per grandi guerrieri e uomini di tattica.

 

 

 

 

 

 

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