Occhiali da sole, un po’ di storia

La storia narra che Seneca, un filosofo e poeta latino, abbia visto nelle sfere di vetro un mezzo per avere la possibilità di vedere gli oggetto ingranditi. Infatti già dal 1100 la Serenisima Republica de Venesia, proprio a causa di tale scoperta decise di relegare le fornaci che si occupavano della fabbricazione del vetro sull’Isola di MuranoQuesto gesto venne posto con la scusa di eliminare e porre il pericolo ai confini di una città costruita principalmente con il legno. Ma non solo anche della massiccia presenza di forestieri ad occupare le strade cittadine. Si presume da ciò che la lavorazione di vetro fosse già abbastanza massiccia all’epoca. Intorno al 1200 qualcuno poi usava già il basso prezzo del vetro per spacciarlo come cristallo e ricavarne così somme fruttuose. Un falso seicentesco poi dà i meriti ad una predica nella chiesa di Santa Maria Novella e a un fiorentino, Salvino degli Armati , per aver riportato in città la possibilità di lavorare quest’arte, fondamentale per l’uomo.

La verità è che il segreto che scorreva nelle vene di chi ben conosceva il mestiere non poteva essere divulgato, perché vietato dalla Serenissima di Venezia. Ma qualche frate entrato in contatto con essi, fu capace di riprodurli e portare così il segreto, della costruzione degli occhiali anche in Toscana. La prima produzione industriale in Italia si aggira intorno al 1878. Solo negli anni a venire nasce l’idea di usare una lente abbrunata per proteggere gli occhi dalla rifrazione del sole. A norma di legge, gli occhiali da sole prodotti in Italia devono riportare sempre il marchio CE, con inciso il grado di rifrazione dei dannosi Raggi Ultravioletti. Queste sigle sono molto importanti per noi e per le nuove generazioni, dato che in commercio esistono molti tipi di occhiali  di contrabbando dannosi per la vista. Essi possono procurare gravi danni alla retina, per questo un altro fattore importante è la pulizia. I depositi di sporcizia fra lente e montatura possono risultare un ottimo terreno di coltura per funghi e batteri. Il proliferare di questi batteri può procurare, con l’andar del tempo, gravi infezioni agli occhi. Questi vanno ad attaccare la flora batterica buona che vive negli occhi sani. Un breve accenno anche alla montatura, non poteva ovviamente mancare. Essa è diversa da quella utilizzata per gli occhiali da vista, di fatto è creata per occupare più spazio e andare cosi a coprire e proteggere una maggiore area.

 

 

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