Macchine per purificare l’acqua

In un’epoca in cui bisogna guardarsi bene intorno in cui i conservanti sono ormai presenti in ogni prodotto che consumiamo chi ha dei bambini o delle persone anziane in casa cerca costantemente di avere almeno l’acqua pura, bene primario e fondamentale da tutelare. In Italia la macchina che depura l’acqua è già presente da qualche anno anche se non si è estesa subito e ovunque. Ha iniziato a conquistare il mercato fondamentalmente nei posti in cui l’acqua di rubinetto non era potabile o detto in gergo “acqua di pozzo”.  I modelli variano e di conoscenza sul prodotto ce n’è  ben poca, in genere la forma è quella di una caraffa come contenitore per la depurazione. La si può trovare un po’ ovunque, non solo nei prodotti di elettrodomestici ma anche nelle farmacie. Quindi si può dire che è una versione mini di un impianto per il trattamento dell’acqua potabile che viene spesso installato anche in casa. In realtà la caraffa costa poco, il prezzo aumenta nel momento in cui si cambia più spesso il filtro in modo da rendere più efficace l’apparecchio. Nel Nord Italia sono già tante le famiglie che utilizzano questo prodotto con successo e non lo cambierebbero con altro. Notando il successo le case produttrici hanno allora deciso di reinventarsi il prodotto anche per chi è amante dell’acqua gasata. Ma come per tutti i prodotti oltre ad avere gli estimatori ci sono anche i critici, c’è infatti chi afferma che la filtrazione domestica non può rendere potabile un’acqua che già lo è.

In sostanza l’acqua dell’acquedotto lo è già e c’è chi fa passare il sapore del Cloro semplicemente lasciandola qualche minuto in sospeso. Ma sarà lo stesso con il calcare? Bisogna comunque saper usare con attenzione questi prodotti onde evitare che si inseriscano dei liquido batteri che magari prima del nostro tentativo di purificare non c’erano. Altroconsumo per arrivare a questa conclusione ha analizzato l’acqua fuoriuscita dagli impianti di filtraggio e prima di esso ovvero direttamente dall’acquedotto, tentando così di sfatare un falso mito. Forse è questa quindi la motivazione per cui in molti preferiscono le solite caraffe a differenza dell’intero impianto, più costoso e soggetto anche a più sprechi, impiantato direttamente in casa. In questo caso quindi, non si tratta solo della salute del consumatore ma anche di impatto ambientale ma anche dal punto di vista del risparmio economico. Insomma come tutto è sempre bene documentarsi prima di fare determinati acquisti, soprattutto se costosi.

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