origmi, un’arte che viene da lontano

L’Origami ormai da molto incantano il mondo occidentale trasferendosi ovviamente da quello orientale. Con questo termine si intende l’arte di piegare la carta, senza romperla o stropicciarla e così facendo ricreare altri soggetti. Noi pensiamo che questa sia un’ arte fondamentalmente Giapponese, in realtà però è molto estesa anche in Cina e fra gli Arabi, in tutto l’oriente. Le tecniche moderne oltre a basarsi su semplici piegature, utilizzano fogli quadrati di cui molto spesso di colore differente sui due lati. Mentre invece i tipi di origami tradizionali utilizzavano anche dei tagli, in questo modo la carta diminuiva, ma non solo, la figura finale risultava più morbida e meno rigida, di conseguenza anche più fragile. Basta poco per comprendere che alla base di questo lavoro ci sono tecniche ben precise, in realtà però c’è molto di più. Si basa tutto su accettazioni, come quello che c’è fra la vita e la morte, quindi è tutto molto legato ai principi dello Shintoismo. La vita e la morte sono accettati come parte di un tutt’uno  È tutto collegato, a partire dal materiale utilizzato, in questo caso la carta, ovviamente un materiale delicato, fragile, viene a simboleggiare il tempio Shintoista che, come da tradizione viene ricostruito sempre identico ogni 20 anni. Di conseguenza cosa succede, il foglio di carta, che in Giappone è pronunciato allo stesso modo della parola Dei, prima o poi muore, ma la sua forma può essere trasferita altrove ad un altro foglio, così in realtà non muore mai realmente perché può essere sempre riproposto.

Così facendo si mantiene la tradizione nel rispetto di essa. I Giapponesi credono veramente molto nell’uso di questa tradizione. Di fatto è loro usanza donare molto spesso degli origami, in particolare a donne e bambini degli origami a forma di Gru. Questo perché la Gru per i giapponesi è simbolo di purezza. È un’ arte a tutti gli effetti che richiede almeno una certa quantità di pazienza e subito dopo di precisione. Forse non è per tutti, ma tutti ci possono provare, i libri che spigeano passo passo le numerose tecniche per arrivare a ricreare più figure si sprecano. Poi con l’entrata in gioco di internet sono stati creati siti che permettono di visualizzare dei video che mostrano passo passo il passaggio fra un piega e l’altra, quindi ancora più economico e più semplice che leggere le istruzioni. Non resta che provarci, il consiglio è sempre quello di partire da un foglio bianco, chi sa perché che non siate così pratici da far risultare più semplice l’utilizzo di un foglio a due colori, in modo da usare essi come linee guida.

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