Sigaretta elettronica, una spesa contro la crisi

Una volta si diceva che era meglio smettere di fumare a causa della salute, ora all’elenco è meglio aggiungere la crisi che tanto attanaglia l’Italia. In questo caos generale non fa per niente bene spendere anche 4 euro per un pacchetto di sigarette. In molti infatti adottano l’usanza di smettere e di continuare però a riprendere la stessa cifra. Questa volta però per riporla e trovarsela poi alla fine dell’anno per una bella e salutare vacanza, cosa che nel 2012 pochissimi si sono potuti permettere, si può ricorrere alla sigaretta elettronica. In sostanza questo prodotto tenta di lavorare prima in maniera psicologica, ovvero emulando i tipici prodotti per il fumo, sigari e sigarette. In principio molti erano scettici, il prezzo poi non era neanche tanto basso ma pensandoci è un’unica grande spesa invece che tante piccole spese considerando che c’è chi arriva a spendere anche 30 euro a settimana per le sigarette. Il tutto funziona grazie ad una batteria del tutto ricaricabile la quale consente di inalare vapore. Essa riscalda la soluzione contenuta nel filtro o in un serbatoio apposito, generando così del vapore. In questo modo chi la utilizza non solo ha la sensazione di avere fra le mani una vera sigaretta a causa del suo aspetto ma vedrà anche il fumo. Addirittura nei modelli fabbricati negli ultimi anni c’è un particolare estetico aggiunto alla sigaretta elettronica.

Ovvero aspirando c’è una lucina sul davanti che si accende simulando la combustione della sigaretta, grazie ad un led rosso scuro. È piccola anche perché in fondo è composta da pochi pezzi che insieme lavorano bene. Ovvero un LED per la luce, una Batteria ricaricabile, un Vaporizzatore (Atomizzatore) e ovviamente le Cartucce contenute nel Filtro con una lieve soluzione di nicotina. Esso è costituito ovviamente da un materiale ipoallergenico e può essere riutilizzato dopo il consumo della cartuccia, semplicemente sostituendo la vecchia con una nuova. Altri invece preferiscono sostituire il contenuto del serbatoio che funge tranquillamente da filtro e riutilizzarlo. Infine un Circuito Elettronico interno che connette il tutto. Per quanto le forme presenti sul mercato, possono variare ma a causa della diversificazione che si va a ricreare per le varie aziende che immettono questo prodotto sul mercato, per il resto però non cambia assolutamente niente. In sostanza grazie alla totale assenza di combustione viene completamente eliminato il rischio cancerogeno e assecondato il sapore grazie ad aromi naturali e alimentari. Insomma basta un’unica grande spesa, ma neanche tanto grande per guadagnarne sia in salute che in denaro.

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