Ciuccio per bambini, istruzioni e consigli per l’uso

Sono proprio tante le cose da imparare quando nasce un figlio, una di questa è proprio il ciuccio, ovvero quando cambiarlo, quante volte deve essere cambiato e fino a che età si può tenere. Tutte cose fondamentali da conoscere che vanno quasi di pari passo con l’alimentazione, fondamentale per la salute del bambino e soprattutto per il suo palato. È sempre bene chiedere tutte le informazioni dovute ad un medico, per capirlo basta guardare su internet e capire cosa si dice in giro a proposito. In molti per esempio dicono di cambiarli semplicemente perché si rovinano. Altri invece usano creatività e cercano di abbinare il ciuccio al completino o seguono la moda del momento, con personaggi Disney per esempio. Altri ancora affermano che basta sterilizzarlo bene e quando si nota che inizia a deteriorarsi cambiarlo. Un po’ come uno spazzolino da denti che va cambiato quando inizia a diventare vecchio perché non fa più il suo lavoro in maniera corretta, in questo caso rischia invece di rovinare la dentatura e il palato del bambino. Non si può però evitare di dare al proprio figlio il ciuccio, considerando che il riflesso di suzione non si può comprimere in quanto primordiale per i neonati.

Anche se allo stesso tempo non bisogna mai farne un abuso, capita infatti che molti genitori ne facciano un abuso pur di tranquillizzare il proprio figlio, senza rendersi conto che possono procurare dei danni. Il bambino ne trae giovamento in quanto grazie al cosiddetto ciucciare si riescono a produrre delle endorfine, sono veri e propri ormoni del benessere. In pratica ci si sente più calmi e tranquilli, una vera camomilla fai da te, ecco perché può capitare che anche in tarda età qualcuno senza rendersene conto la notte succhi il dito. In realtà si tranquillizzano tutti, il bambino grazie agli ormoni e mamma e papà perché non sentono più le grida. Fondamentale anche per altre motivazioni, fra cui il favorire la ventilazione, il ciuccio in bocca lo costringe ad aprire e chiudere la bocca per la suzione e quindi a favorire la ventilazione evitando rischi in culla. Esistono anche i contro, il ciuccio può infatti compromettere la riuscita dell’allattamento al seno che però non è un problema per chi a causa di gravi dolori al seno deve utilizzare altri metodi. La scelta deve essere però accorta ma soprattutto con la crescita va moderato l’utilizzo in modo da evitare una deformazione dei denti. Il ciuccio infatti esercitando una pressione sul palato può deformarlo.

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