Chi nella propria vita non ha mai giocato con i Lego e quale genitore adesso non adora comprare i personaggi Lego ai propri figli per tornare a quando era bambino? L’azienda quasi centenaria nasce nel 1916, ma raggiunge l’apice solo nel 1958 riuscendo ad ottenere le forme basi che ora ne caratterizzano la marca e lo stile. Visto il grande successo riscontrato, nel tempo ha deciso di realizzare anche una serie per i più piccoli, con mattoncini abbastanza grandi da non poter essere ingeriti ma allo stesso tempo con una facilità maggiore nel montaggio. Negli ultimi tempi vanno molto di moda i Lego applicati alle famose serie televisive. Come il maghetto Harry Potter, l’archeologo Indiana Jones, il supereroe Batman, gli alieni di Star Wars e i temibili Pirati dei Caraibi, il segreto di tutte queste innovazioni però è il rimanere sempre fedele alle origini, questo è l’unico modo per essere sempre apprezzati sul mercato. Ma la memoria sui migliori Lego della storia è patrimoni dei nostri nonni, questo perché i primi Lego a nascere erano fatti in legno, poi l’impresa di questo importante falegname crebbe così tanto da diventare il maggior esportatore di giocattoli al mondo. Anche se comunque i primi Lego non essendo prodotti in serie nelle industrie erano prodotti a mano e quindi economicamente lontani dalle finanze di molte famiglie dell’epoca.
L’inventore del Lego comunque è lo stesso di un vecchio gioco, il famoso Yo–Yo, per i tempi di allora molto famoso, nei nostri tempi ha acquisito anche la caratteristica di emanare luce grazie all’applicazione di LED, ma ora la concorrenza è troppo grande. Il nome comunque viene coniato nel 1934, il significato trae origini dalla lingua danese e sta a significare Gioca Bene. Chissà cosa ne penserebbe ora il fondatore dando un occhio ai giochi super elettronici che girano ora in mano ai giovani d’oggi. Insomma allo stato attuale dei fatti, guardando la storia, ci si rende conto che la fortuna dei Lego è dovuta anche grazie alla nascita della plastica. Ma non fu così dal principio, infatti l’uso della plastica per la costruzione di giocattoli non fu molto gradito dai consumatori. Molti pezzi furono restituiti alle fabbriche perché rimasti invenduti, insomma non fu facile farsi accettare in un era dove i giocattoli erano in principalmente in legno o al massimo unito a metalli. Nel 1958 in fine i mattoncini vengono migliorati e il boom esplode in massa, grazie all’inserimento di un dettaglio, un cilindretto in particolare che rendeva più facile l’inserimento e più rigido il supporto.