fiv la malattia che colpisce anche i gatti domestici

Ad amare i gatti sono veramente in molti, anche perché il gatto è un animale autonomo che ha bisogno di affetto ma non ha bisogno continuamente di uscire, visto che ha tutte le sue cose già tra le mura domestiche. Ma purtroppo il fatto di non conoscere per bene questo mondo, il mondo dei felini, porta molte persone ad abbandonarli nel momento in cui nascono dei bambini. Quindi è meglio fare prima un po’ di ricerche e conoscere tutti i tipi di trasmissione, contagio e ovviamente i sintomi, in modo da riconoscere subito i tipi di malattia. La FIV, ad esempio, come la FIP non è vaccinabile, ecco perché è così importante riconoscere i sintomi. Per tutte le altre è sempre consigliata la vaccinazione in quanto sono tutte trasmissibili. Quando si prende un gattino, anche se piccolo è sempre meglio trovarsi un veterinario di fiducia che lo vaccini immunizzandolo, ciò è consigliato in particolar modo per i gatti che hanno possibilità di entrare in contatto diretto con altri simili o che hanno accesso a zone in comune con altri gatti. Di fatto gli altri gatti, quelli domestici hanno una percentuale molto ridotta di essere colpiti da questo virus, in quanto vivono in un ambiente, non solo pulito ma anche dal sano equilibrio dominante. La FIV conosciuta anche come il Virus dell’immunodeficiency è volgarmente chiamata anche AIDS del gatto, ciò è dato dalla forte somiglianza con l’uomo per l’immunodeficienza che lo colpisce.

Nonostante ciò però il Virus non è trasmissibile all’uomo, considerando che si tratta di due situazioni completamente diverse. Può essere trasmesso solo in caso di morsi e contagi attraverso ferite. Nel caso del felino, pare, almeno fino ad ora che non ci siano cure anche se in alcuni casi durante il periodo della malattia, essa stessa si rivela asintomatica. Durante questo periodo il gatto ha comunque bisogno di molte cure, visto che l’ospite tende ad indebolirsi e a contrare così infezioni che lo portano alla morte. Gli studi vanno avanti, vengono effettuate cure sperimentali anche su Leoni e Puma, per il momento pare che solo sulla Iena Maculata ci siano state delle risposte positive. Ciò fa sperare, anche se questo animale non fa parte della categoria dei felini. Per il momento per fortuna la percentuale dei gatti infettati è sempre minore, il 3% di quelli sani viene colpito. Insomma basta parlare con qualche esperto prendere le giuste precauzioni da quando si inizia ad adottare un gatto e non aspettare prima che succeda qualcosa per poi intervenire a cose già fatte.

Lascia un commento